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Il progettista, nell'osservare le curve di Isosensazione dell'Udito Umano, è stato messo di fronte alla dura realtà: l'orecchio umano è un trasduttore a dir poco strampalato e, pertanto, per udire le frequenze inferiori agli 80 Hz, a parità di sensazione sonora occorre raggiungere pressioni acustiche più elevate.
Mentre, per la gamma di frequenze medio-alte, in virtù della configurazione a dipolo dei midranges, sfruttiamo anche l'emissione posteriore dei trasduttori, in modo da ricreare una credibile atmosfera da concerto live, per la gamma bassa tutto ciò non è possibile. L'ostacolo principale è rappresentato dalla cancellazione delle basse frequenze, causata dall'incontro tra l'emissione anteriore con quella posteriore in controfase. Successivo problema, è rappresentato dalla difficoltà di collocazione in ambiente, di un dipolo funzionante a bassa frequenza. Succede che, se da un lato è vero che assistiamo alla cancellazione del segnale quando quello posteriore incontra quello anteriore in controfase, dall'altro è anche vero che, in base al suo posizionamento, non tutte le basse frequenze si cancellano. Anzi, ad alcune frequenze il segnale posteriore arriva in fase, sommandosi così a quello anteriore. Si creano così, depressioni ed esaltazioni nella risposta, in un settore di frequenze dove l'estensione in basso e la potenza acustica, devono essere preferite, ovviamente non a scapito della distorsione.
Scartata l'emissione a dipolo, occorre individuare il tipo di carico acustico, che ottemperi ai requisiti di rapidità di risposta ai transienti ed estensione verso le più basse frequenze, fino alle subsoniche.
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Tutto ciò, ovviamente, deve avvenire in accordo con le leggi della Fisica, tra cui anche le curve di Isosensazione dell'udito umano, le quali ci ricordano che per riprodurre frequenze sempre più gravi, occorre spostare volumi d'aria sempre maggiori.
In questo caso, la scelta del modello di trasduzione, tra i molteplici introdotti nel corso degli anni, non offre alcuna difficoltà. Un solo tipo di trasduttore, può essere oggi utilizzato per restituire la gamma bassa con maggiore efficacia: il trasduttore magnetodinamico a cono.
Anche la scelta del tipo di carico acustico del cabinet del diffusore, non comporta particolari problemi. Se il nostro obiettivo è, la rapidità della risposta ai transienti, lo smorzamento controllato e l'estensione verso il basso più profondo (almeno 16 Hz), vi è una sola scelta possibile: la "Cassa Chiusa"! È così che è nato il "Baffle Pseudo-Infinito©": il "B-PI©".
Le altre tipologie di carico acustico, quali il Bass-Reflex, la Linea di Trasmissione, la Tromba piegata, etc., pur avendo dei punti di pregio, sono tutti carenti nella rapidità della risposta ai transienti e nello smorzamento. Atre tipologie di carico del woofer, quali il Radiatore Passivo, il Carico Simmetrico e diversi sistemi a radiazione indiretta, sono da considerare non adatti ad una riproduzione allo Stato dell'Arte.
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